Mariano Olla, l’inchiesta si allarga: qualcuno ha causato (involontariamente) la tragedia?
Ora si indaga anche per morte come conseguenza di altro reato. Il sedicenne, come altri partecipanti alla festa, si era tuffato diverse volte in marePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo omissione di soccorso, anche morte come conseguenza di altro reato. Si allarga l’inchiesta sulla tragica morte di Mariano Olla. Si indaga sempre contro ignoti, ma ora si ipotizza che qualcuno, senza volerlo, possa aver contribuito a causare la tragedia.
Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo del sedicenne, annegato verso le 4, poco meno di tre ore prima che i pescatori lo notassero a qualche decina di metri dalla riva. Confermata l’assenza di ferite o segni che possano far pensare ad un’azione violenta. Ora si attende l’esito degli esami istologici e tossicologici, arriverà entro 60 giorni.
Gli agenti sono riusciti in parte a ricostruire la nottata. Il ragazzo avrebbe raggiunto, dopo la mezzanotte, la spiaggia per partecipare a una festa pubblicizzata sui social viaggiando con alcuni amici. Circa 150 giovani – con anche minorenni – si sono ritrovati accanto al parcheggio Cuore per divertirsi con musica. Non mancava certamente l’alcol e c’è il timore che circolasse anche dell’altro.
I ricordi dei partecipanti sono poco lucidi e per niente lineari, pare comunque che Olla – come altri – si sia tuffato più volte in mare. Le domande senza risposta sono sempre le stesse: possibile che nessuno si sia accorto dell’ultimo tuffo? Magari di un malore? Nessuno si è accorto della presenza del corpo a pochi metri dalla riva? O della sua assenza al momento del ritorno a casa?
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