Ragazzini rimproverati, arrivano i parenti: alta tensione alle prove del Lirico al Lazzaretto di Sant’Elia
Gli adolescenti in monopattino disturbano gli artisti, qualcuno chiede loro di allontanarsi ma i familiari non gradiscono e intervengono in massa: calma riportata dalla polizia. Il sovrintendente: «Spiacevole, ma non accadrà più»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’irruzione di alcuni ragazzini con i loro monopattini, la richiesta di allontanarsi, poi il rimprovero, il conseguente arrivo prima di una madre e poi di un gruppo di parenti infuriati a difesa degli adolescenti. E l’intervento della polizia, per riportare la calma.
Si sono registrati lunghi momenti di tensione nella serata di giovedì, al Lazzaretto di Sant’Elia di Cagliari, dove erano in corso le prove dell’orchestra e del coro del teatro Lirico in vista della tre giorni di concerti che si concluderà domenica.
La cultura esce dalle mure di via Sant’Alenixedda e va anche nel cuore del rione popolare. In programma ci sono tre «serate speciali dedicate a celeberrime pagine sinfonico-corali di Haendel, passando dalle altrettanto famosissime atmosfere norvegesi e russe di Grieg e Borodin, per arrivare alla magia e all'emozione del mondo fantastico di Harry Potter musicato da Williams». Musiche da provare con cura, così come è necessario testare gli impianti.
E questo stavano facendo i musicisti quando, giovedì sera, alcuni ragazzini – non è chiaro se residenti della zona – hanno fatto irruzione nel piazzale dello storico edificio con vista sul mare. Il loro chiasso però intralciava il buon andamento delle prove. Qualcuno ha chiesto loro di allontanarsi. Ma gli adolescenti hanno continuato come se niente fosse. Così è arrivato il rimprovero veemente. Che a quanrto pare non è stato gradito. Uno degli adolescenti ha raccontato l’accaduto alla madre, che ha deciso di far valere le ragioni di famiglia portandosi dietro un nutrito gruppo di agguerriti parenti. La tensione è salita alle stelle ma, per fortuna, nessuno ha deciso di ricorrere all’uso delle mani.
Urla e qualche insulto, niente di più. Ma una sequenza di eventi a rischio che ha comunque convinto qualcuno a chiamare la polizia, prima che la situazione degenerasse. Gli agenti hanno rasserenato il clima.
«Siamo rammaricati per lo spiacevole episodio che può verificarsi quando il teatro esce dalla sua sede abituale per andare in spazi diversi del tessuto cittadino», commenta il nuovo sovrintendente del Lirico, Andrea Cigni. «I nostri artisti, concentrati sul proprio lavoro, per garantire la consueta qualità delle prestazioni», prosegue, «hanno risentito di imprevisti fattori di disturbo. Cercheremo di lavorare nella direzione di garantire in futuro la serenità delle prove e dei concerti, nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini. Ringrazio la collaborazione anche delle forze dell’ordine intervenute. Il nostro rapporto con i cagliaritani e con la città è saldissimo», rassicura Cigni, «siamo più che sicuri che episodi del genere non capiteranno ancora».
Enrico Fresu