I fuoristrada parcheggiati nel piazzale, il rombo dei motori al passaggio del carro funebre, il pianto disperato di una madre che non riesce a reggersi in piedi e di un padre che cerca di farsi forza per entrambi. E poi un silenzio assordante e stonato, che grida più di mille parole che rimbombano dentro la sala del cimitero di San Michele.

È il giorno dell’addio a Davide Manca, il quarantunenne travolto dalla furia del torrente ingrossato dalle piogge di sabato scorso e ritrovato venerdì, dopo tante ricerche e altrettante preghiere non accolte.

L’ultimo viaggio tra centinaia di amici, conoscenti, parenti e di chi sino all’ultimo ha sperato in un finale diverso.

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