Sessanta immobili tra ville, abitazioni, complessi turistici nel cagliaritano, in Gallura, in Ogliastra. Sono gli edifici per i quali la Procura generale di Cagliari ha ordinato la demolizione al termine di uno studio durato mesi riguardante tutte le sentenze con le quali è stata accertata, in via definitiva, la presenza di abusi edilizi e ambientali in edifici dell'intero territorio regionale.

Le decisioni dell'autorità giudiziaria sono già state notificate a dieci Comuni sui quali si trovano altrettanti immobili, mentre per la parte restante i documenti sono in viaggio o stanno per partire.

Si tratta di beni che dovevano essere abbattuti dai proprietari. L'ordine non è stato eseguito e allora è subentrata l'autorità giudiziaria, che ha studiato i fascicoli di quel tipo riguardanti tutta la Sardegna e costituito un gruppo di lavoro composto dal Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale, ingegneri, architetti e associazioni di categoria.

Sono state individuate imprese specializzate nelle demolizioni, nel recupero dei materiali e nelle attività di ripristino ambientale. I costi del lavoro, stimati in svariati milioni di euro, saranno interamente addossati ai proprietari.
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