Un anno fa ci illudemmo di essere l'ombelico del mondo. Girava per Cagliari, a fare shopping, persino Elaine Chao, brava e simpatica ministro dei Trasporti di Trump.

Erano i giorni del G7, vertice mondiale per “Riscoprire il valore sociale delle infrastrutture”. C'era già puzza di che noia, che barba.

In fondo l'avevamo capito che sarebbe stato difficile spostare le sorti del mondo sotto il Bastione. Ecco perché, con i nostri vicini della Corsica e delle Baleari, individuammo subito almeno una spalla su cui piangere, quella di Violeta.

La signora, slovena, al secolo Bulc, era e resta il commissario ai Trasporti della Ue. E, con tutto il rispetto, per noi europei di Sardegna, Violeta conta molto più di Elaine. E così affidammo, alla nostra signora commissario, una bella lettera firmata anche dai presidenti delle altre due Isole del Mediterraneo, raccontando di quanto siamo felici e contenti di vivere in mezzo al mare.

Ma, se fosse più facile prendere un aereo spendendo quanto chi viaggia in treno tra Lubiana e Vienna, il tasso di felicità persino crescerebbe. Tornata a Bruxelles, Violeta si è giusto riguardata le foto di gruppo al Poetto. E la nostra insularità? Nella paziente attesa, grazie a Michele Ruffi, l'altro giorno sull'Unione Sarda abbiamo scoperto che la Corsica per la continuità spende 89 milioni. Noi 44, murrungiati da Bruxelles. Sì, certo, direte, noi giornalisti non siamo mai contenti...
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