Una guerra che è durata anni. E che ora è stata chiusa da una sentenza del tribunale: la Ipo srl, la società che gestiva la Top Level, scuola specializzata nel recupero anni, è stata dichiarata fallita.

E il tribunale ha convocato per il 4 dicembre l'adunanza di tutti i creditori.

Una vicenda cominciata circa due anni fa quando ex insegnanti, tutor e addetti alla segreteria si sono ritrovati a non ricevere più gli stipendi maturati. E, dopo aver inutilmente bussato alla scuola di via Dante, hanno usato l'ultima arma a loro disposizione: adire alle vie legali.

Cifre non sempre altissime ma indispensabili per tanti lavoratori precari.

Un percorso lunghissimo quello che ha portato al fallimento: prima della sentenza del tribunale ci sono stati un (tentativo di) pignoramento e un accordo davanti al conciliatore dell'Ufficio del lavoro.

Provvedimenti che non hanno sortito alcun risultato.

Ora i lavoratori, considerati dalla legge creditori privilegiati, saranno tra i primi a ottenere le eventuali cifre derivanti dal fallimento. Denaro che, molto probabilmente, non coprirà tutte le spettanze.

Ma, intanto, l'accordo all'Ufficio del lavoro ha portato un effetto positivo: ai fini previdenziali sono considerati lavoratori a tempo indeterminato e non più determinato: questo comporta un maggior esborso da parte dell'Inps. Decisione che, dal punto di vista pensionistico, rappresenta per loro un (futuro) vantaggio.
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