Francesca Ghirra va a Roma ma non perde la poltrona in consiglio comunale a Cagliari. Eletta alla Camera con l’Alleanza Verdi e Sinistra, che ha fatto registrare un exploit nel Cagliaritano, ha deciso che non lascerà il suo posto a Palazzo Bacaredda: “Per il momento”, spiega, “ho deciso di continuare a occuparmi della città in cui sono stata eletta, compatibilmente con gli impegno del nuovo incarico. Successivamente valuterò, insieme al mio gruppo, cosa sia meglio fare”.

LA SCELTA. Ghirra era stata eletta nel 2019 nelle file dei Progressisti, da candidata sindaca del centrosinistra nella sfida persa con l’attuale primo cittadino, Paolo Truzzu. In caso di dimissioni, in aula le subentrerebbe Cristiano Castangia, che faceva parte della lista “Siamo Cagliari” e ora passato a Possibil, partito che in municipio è già rappresentato da Giulia Andreozzi e Francesca Mulas. Per ora Castangia resta fuori.

NIENTE SPESE. Una scelta, quella della neodeputata  - che ancora deve insediarsi a Montecitorio - che non comporta alcun esborso per le casse pubbliche: i due incarichi – parlamentare  e consigliera comunale – non sono incompatibili e per il secondo, in caso di mancata partecipazione ai lavori, non è previsto alcun compenso.

I RIFLESSI. Un riflesso, però, potrebbe esserci. E sarebbe sulla forza dell’opposizione. L’attività della Camera si concentra fra il martedì e il giovedì. Gli stessi giorni nei quali si riunisce l’aula comunale. Difficile che Ghirra, quando  entrerà a regime il suo lavoro parlamentare, possa sedere tra i banchi del centrosinistra cagliaritano. Non verrà a mancare solo la sua competenza, spina nel fianco per l’amministrazione Truzzu.  

LA CONTA. Rischia di esserci anche un voto in meno per la minoranza. E succede in un periodo difficile per il centrodestra. I quattro ex Udc, confluiti nel gruppo Solinas presidente, sono sulle barricate: fanno spesso mancare il numero legale e potrebbero decidere di votare contro la linea della giunta (dove pretendono due assessorati). In più il leghista Andrea Piras, anche consigliere regionale, in municipio non c’è mai. Fatti i conti, un voto in più a sinistra potrebbe far andare costantemente sotto la maggioranza traballante che governa Cagliari.  Ghirra rimane, Castangia (per ora) resta fuori. E tra gli alleati di centrosinistra c’è già chi dice: abbiamo festeggiato l’elezione di Francesca, ma di questa sua decisione adesso è necessario discutere.

Enrico Fresu

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