Messi in archivio gli anomali picchi di calore registrati nei giorni scorsi (sabato sono stati raggiunti i primi 30°C di stagione nel territorio di Uta), sullo scacchiere europeo va preparandosi un repentino cambiamento.

L'alta pressione delle Azzorre si allungherà dall'aperto Atlantico verso le isole britanniche, la penisola scandinava e la Russia orientale lasciando scoperti i settori balcanici e mediterranei dove verrà richiamata aria fredda e secca d'estrazione russa continentale. Le regioni adriatiche saranno quelle maggiormente esposte al raffreddamento ma anche la Sardegna, pur trovandosi relativamente ai margini, ne risentirà, specialmente durante le ore notturne. A

1500 metri, quota che in meteorologia viene di consueto utilizzata per classificare dal punto di vista termico le masse d'aria, si passerà dagli attuali 10°C/11°C a 0°C nel giro di 24 ore e si resterà su questo valore almeno fino al pomeriggio di sabato. Al suolo invece le temperature scenderanno generalmente di 6°C/8°C.

Le massime oscilleranno tra i 13°C e 16°C, con picchi fino a 17°C su Oristanese, Campidano e hinterland di Cagliari, mentre le minime scenderanno quasi ovunque con gelate lungo le vallate e piane interne. Venerdì e sabato sarà possibile raggiungere i 2°C/3°C alle porte di Cagliari.

Le precipitazioni saranno sporadiche e si limiteranno a qualche localizzato rovescio o temporale nelle ore pomeridiane di giovedì e sabato sui settori centro-meridionali dell'Isola.

I venti, in questa parentesi fredda, si disporranno da grecale e tramontana con raffiche per lo più moderate.
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