Doppio rinvio per i due processi, distinti, a carico di nove ex consiglieri regionali di Forza Italia, Rifondazione e Sinistra autonomista accusati di peculato nella maxi inchiesta sui fondi ai gruppi in Consiglio regionale.

Stamattina a Cagliari davanti ai giudici della seconda sezione penale il presidente Giovanni Massidda ha aperto in entrambi i casi il dibattimento con l'ammissione delle prove, poi ha fissato la data in cui cominceranno a sfilare i testimoni.

Appuntamento al 9 novembre per Mariano Contu, Claudia Lombardo e Fedele Sanciu, esponenti di Forza Italia tra il 2004 e il 2008 (tredicesima legislatura). Quel giorno parleranno il luogotenente dei carabinieri Mariano Natale e il maresciallo della Finanza Luca Erriu, ufficiali di pg che hanno svolto le indagini.

Contu, rientrato in Consiglio al posto di Alberto Randazzo, è accusato di aver sostenuto spese illecite (in quanto private) per circa 1,6 milioni di euro: cifra elevata perché l'imputato rivestiva la carica di tesoriere del partito; Sanciu avrebbe sborsato circa 6mila euro; Lombardo, ex presidente del Consiglio regionale, 1.500.

Per lei l'avvocato difensore Riccardo Floris ha chiesto la prescrizione, l'assegno che le viene contestato risale al 2005. Il Tribunale si è riservato la decisione.

Per Sanciu il gup prima del rinvio a giudizio aveva dichiarato prescritta una parte della somma contestata, circa 1.500 euro.

Il 27 novembre sarà la volta di Giuseppe Fadda, Ciriaco Davoli, Paola Lanzi, Paolo Antonio Licheri, Ignazio Paolo Pisu e Luciano Uras, oggi senatore.

A Davoli, ex tesoriere, sono contestati esborsi per circa un milione di euro; a Fadda per 410mila; a Uras per 70mila; a Pisu per 39mila; a Licheri per 30mila; Lanzi per 5mila. Anche nel loro caso nella prima udienza saranno sentiti Erriu e Natale.

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