«Lo stato di agitazione del personale del comparto sanità dell’Arnas Brotzu indetto da Nursing Up sfocerà con uno sciopero di 24 ore». È quanto annuncia il sindacato dei professionisti sanitari, dopo che è fallito il tentativo di conciliazione al Tavolo Prefettizio. La data è ancora da definire, ma sono state avviate le procedure istituzionali per proclamarlo nella prima decade di ottobre. «Non è in nessun modo giustificabile o accettabile che ancora oggi il Brotzu sia l’unica azienda sanitaria della Sardegna che non prevede la presenza h 24 degli operatori socio sanitari Oss in tutti i reparti di degenza», una delle motivazioni.

Le questioni rivendicate dal sindacato sono: condizioni di sovraccarico lavorativo, dequalificazione professionale e sofferenza psico fisica che affligge i professionisti sanitari che lavorano nelle corsie degli ospedali Businco e San Michele. «La carenza e l’assenza degli Oss determina gravi limitazioni dei livelli assistenziali con potenziali danni alla salute dei pazienti, in particolare quelli allettati a causa di infezioni ospedaliere e lesioni da decubito. E, in assenza degli Oss nei reparti, i professionisti sanitari vengono distratti dalle loro funzioni, dequalificati e demansionati», prosegue la nota.

Tra le motivazioni, anche quella che «il personale di assistenza, già esiguo in rapporto al numero dei pazienti, deve abbandonare quotidianamente le funzioni assistenziali per occuparsi impropriamente di funzioni tecniche-logistiche non sanitarie tra le quali il trasporto dei carrelli con i pasti dalla cucina ai reparti». Quindi «l’instabilità dei turni di lavoro, numerosi e frequenti turni con la doppia notte, l’impossibilità di recuperare le centinaia di ore già lavorate in eccedenza e il mancato pagamento delle stesse».

«L’insieme delle situazioni descritte rendono il contesto lavorativo dei professionisti sanitari in servizio nei reparti di degenza estremamente negativo e dannoso», avverte Nursing Up. «Il mancato rispetto delle norme contrattuali, degli accordi sottoscritti, delle sentenze, degli impegni assunti dall’Arnas Brotzu, la mancata risposta alle numerose segnalazioni sulle criticità dei diversi reparti di degenza rendono vano un normale confronto sindacale».

«A sentire la posizione espressa dalla Direzione dell’Arnas durante il Tavolo Prefettizio tenutosi lunedì scorso 1 settembre», la denuncia di Nursing Up, «le condizioni denunciate dal sindacato degli infermieri Nursing Up non sono realistiche, le questioni sono state in gran parte già risolte dall’azienda e gli infermieri dovrebbero essere contenti e grati per aver ricevuto qualche centinaia di euro per la produttività del 2023. La Direzione ha dichiarato inoltre che da mesi stanno provvedendo al pagamento delle ore in eccedenza ma non vi è nessun riscontro ne nelle buste paga che nelle delibere. Secondo il Nursing Up l’insoddisfazione degli infermieri in servizio nei reparti di degenza è tanta e si è palesata sia in occasione dei passati concorsi che nell’attuale concorso. Oltre 50 infermieri pur essendo assunti a tempo indeterminato si sono preparati e presentati al concorso regionale per essere assunti in altre asl».

(Unioneonline)

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