Il consiglio comunale di Cagliari abolisce il divieto di accattonaggio e bivacco: il centrosinistra, su impulso di Matteo Massa (Progressisti) ha cassato l’articolo 7 del regolamento di polizia urbana che era stato varato dalla Giunta guidata da Paolo Truzzu.

Su 26 presenti a Palazzo Bacaredda, 18 hanno votato a favore dell’eliminazione del divieto, otto contro, e c’è stato un astenuto. 

Il centrosinistra

«La soluzione ai malesseri della società non è la criminalizzazione dei poveri ma azioni concrete di contrasto alla povertà e alla marginalità. Ecco perché abbiamo voluto cancellarla», si legge in una nota del centrosinistra che sostiene Massimo Zedda,  diramata al termine della votazione, «la legislazione vigente indica i comportamenti sanzionabili e perseguibili, non c'è bisogno di regolamenti che individuano le persone in condizioni di estrema povertà e disagio sociale, senza dimora e mendicanti, come categoria umana responsabile di tali comportamenti e di un problema di insicurezza».

Il centrodestra

Risponde l’opposizione: «Il centrodestra esprime forte preoccupazione. Si tratta di un errore che rischia di peggiorare la situazione, non di risolverla. Quelle norme non erano perfette e andavano certamente migliorate», viene spiegato, «ma eliminarle del tutto significa privare le forze dell’ordine di uno strumento operativo utile a intervenire in contesti spesso segnati da forte vulnerabilità e disagio». 

Secondo il centrodestra, «la Giunta non offre alcuna alternativa concreta per affrontare un’emergenza sociale ormai evidente in diverse zone della città. Senza strumenti adeguati»,  spiegano dall’opposizione, «si lascia un vuoto operativo che rende più difficile garantire sicurezza, decoro e supporto reale alle persone in difficoltà. Smantellare tout court ciò che potrebbe essere riformato significa solo rendere Cagliari meno preparata di fronte a un fenomeno complesso che merita risposte serie, non scelte ideologiche». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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