Coprifuoco, anche Truzzu contro il Dpcm: "Il Governo getta la croce su noi sindaci"
"I primi cittadini non hanno i mezzi necessari per i controlli"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo dal presidente Anci Sardegna Emiliano Deiana, ma anche dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu dure critiche al nuovo Dpcm che delega ai Comuni la decisione di chiudere piazze e strade delle città in caso di emergenza Covid.
"Come tanti altri sindaci - ha scritto Truzzu in una nota - ho gestito l'emergenza Coronavirus con il massimo dell'impegno e grande senso di responsabilità, con rispetto istituzionale e senza mai gettare la croce sul Governo mentre oggi succede esattamente il contrario".
"Inoltre - prosegue - o ci sono adeguate risorse per gli enti locali e misure di ristoro economico per le attività a cui si impongono chiusure, o l'impatto di questo nuovo Dpcm sarà fortemente negativo".
"Trovo grave - continua il sindaco - che su noi sindaci si impongano scelte su controlli, chiusure, misure restrittive e coprifuoco: anche se il testo è poco chiaro, non abbiamo mezzi, personale e risorse a sufficienza e non possiamo tagliare servizi essenziali. Sono concetti che esprimiamo da mesi e che paiono cadere, ogni volta, nel vuoto". "Aggiungo: sono contrario ad applicare forme di chiusura totale, non ne vedo la necessità".
"Stamattina - conclude Truzzu - ho effettuato un giro per le vie della città e ho notato come la stragrande maggioranza dei miei concittadini usi la mascherina e osservi le regole, che poi è la via più facile per continuare le nostre attività, mandare avanti l'economia e uscire quanto prima da questo virus".
(Unioneonline/l.f.)