"La crisi economica e la carenza di liquidità potrebbero rappresentare una facile occasione per l’espansione di iniziative illecite e criminali, come i fenomeni di usura e riciclaggio. Allo stesso modo, le difficoltà nella ripresa economica, produttiva e commerciale potrebbero dare vita ad eventuali forme illecite di finanziamento alle imprese che, attraverso il rimpiego di capitali di provenienza illegale, potrebbero acquisire aziende ed attività commerciali".

Sono alcuni dei rischi che potrebbero essere innescati dall'emergenza coronavirus in Sardegna. A sottolinearlo, in una nota, è la Prefettura di Cagliari, annunciando la convocazione di una serie di incontri con i rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo ed economico, per fare il punto della situazione e cercare di mettere in campo una strategia di prevenzione e contenimento di eventuali criticità comune e condivisa.

Il Prefetto Bruno Corda ha dunque convocato, in videoconferenza in ossequio alle restrizioni anti-virus, una serie di riunioni.

Alla prima hanno partecipato il Presidente della Camera di Commercio le organizzazioni di categoria dei diversi settori economici (industria, turismo, artigianato, agricoltura, commercio). Alla seconda l'assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Giuseppe Fasolino e i rappresentanti territoriali di Cagliari e del Sulcis Iglesiente delle organizzazioni sindacali CGIL,CISL, UIL e UGL.

Il terzo incontro ha visto invece la partecipazione del Sindaco della Città Metropolitana Paolo Truzzu e dei Sindaci dei principali Comuni della provincia unitamente alle organizzazioni del terzo settore, del Direttore della Caritas Diocesana di Cagliari e della Croce Rossa.

Un’ulteriore riunione si è svolta con il Presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale, della delegazione regionale dell’ABI Giuseppe Cuccurese e con il Direttore della Banca d’Italia Giancarlo Fasano al fine di approfondire le misure di sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle imprese e le modalità con le quali potrà essere garantito l’accesso al credito anche a seguito degli interventi governativi.

"L’esigenza di questi incontri - spiega la Prefettura - nasce dalla necessità di verificare in che modo l’attuale stato di crisi, determinato anche dal periodo di emergenza epidemiologica, possa influire sul tessuto economico e produttivo al fine di prevenire eventuali insorgenze di condizioni favorevoli per l’infiltrazione o il radicamento della criminalità, anche organizzata, nell’economia legale".

In particolare, la crisi economica e la carenza di liquidità potrebbero rappresentare una facile occasione per l’espansione di iniziative illecite e criminali, come i fenomeni di usura e riciclaggio".

"Allo stesso modo, le difficoltà nella ripresa economica, produttiva e commerciale potrebbero dare vita ad eventuali forme illecite di finanziamento alle imprese che, attraverso il rimpiego di capitali di provenienza illegale, potrebbero acquisire aziende ed attività commerciali".

"Pertanto - conclude la nota della Prefettura -, durante i suddetti incontri è stata richiamata l’attenzione di tutti gli attori istituzionali ed economici sulla necessità che tutte le situazioni di disagio sociale che potrebbero venire in rilievo, con particolare riguardo alle esigenze delle categorie più deboli, vengano immediatamente segnalate, così rafforzando la costante attività di controllo che viene svolta dalla Prefettura e dalle Forze di Polizia".

(Unioneonline/l.f.)
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