Il prezzo del latte ovino sceso al di sotto dei 60 centesimi al litro; il crollo del prezzo del grano; il ritardo nei pagamenti dei premi comunitari; la tutela della zootecnia da carne; i continui rinvii nei bandi del Psr 2014-2020; l’accesso al credito; i costi dell’acqua; il contenimento della fauna selvatica; il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la siccità del 2016 e per la nevicata del 2017; i problemi del settore vitivinicolo.

Sono le ragioni per le quali migliaia di agricoltori aderenti alla Coldiretti domeni invaderanno Cagliari con i loro trattori.

Per il Capoluogo sarà una giornata campale dal punto di vista del traffico.

«Con pazienza e responsabilità abbiamo atteso a lungo che la politica regionale mettesse a disposizione dei nostri soci gli strumenti necessari per arginare lo stato di crisi che sta dilaniando il mondo agricolo sardo – afferma il presidente della Coldiretti Sassari, Battista Cualbu. Ma nonostante i nostri continui appelli, dalla Giunta e dai palazzi istituzionali non è arrivata alcuna risposta concreta. Per questo mercoledì primo febbraio saremo tutti insieme a Cagliari per protestare contro l’immobilismo della politica e per denunciare i tanti problemi che stanno mettendo in ginocchio i comparti trainanti dell’economia sarda: l’agricoltura e la pastorizia».

In occasione della manifestazione i mercatini della Coldiretti in programma per la giornata di mercoledì saranno sospesi.
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