Si trovava tra gli scogli, a una quindicina di metri dal punto in cui mercoledì era stata recuperata, senza vita, Manola Mascia, la ventottenne di Cagliari residente a San Michele: il corpo - quasi certamente è quello di Paolo Durzu, il trentatreenne di Quartu, fidanzato della giovane, disperso da martedì - era solo in parte in acqua a Cala Fighera.

È stato notato dalle squadre impegnate nelle ricerche formate dalla Guardia Costiera e dai Vigili del Fuoco: le operazioni di recupero, complicate per la forza del vento e per il mare molto mosso, sono avvenute da terra con gli specialisti dei vigili del fuoco e si sono concluse alle 12.05. Il corpo è stato consegnato al medico legale.

Sul posto, col medico legale Roberto Demontis, il contrammiraglio Giovanni Stella, direttore marittimo e comandante della Capitaneria di Cagliari, oltre agli investigatori della Squadra Mobile che si stanno occupando delle indagini.

Disperati i genitori di Paolo Durzu, scoppiati in lacrime. Stella si è avvicinato per consolarli. Completato il recupero del corpo, ora potrà avvenire il riconoscimento ufficiale.

Sempre oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Manola Mascia. Successivamente verrà disposta anche quella sul secondo corpo, che sarà portato al Brotzu per un primo esame e a disposizione delle autorità. Cosa sia accaduto tra martedì notte e mercoledì mattina sarà molto complicato, anche se l’ipotesi del tragico incidente potrebbe essere una delle piste più probabili.

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