Almeno un paziente su due, a Cagliari, non sarebbe dovuto finire al pronto soccorso. Lo dicono i dati degli accessi nelle strutture di emergenza urgenza degli ospedali della città nel mese di gennaio, quando si sono registrati pesantissimi disagi con ambulanze costrette ad attendere giornate intere con i malati a bordo, perché non c’era spazio. 

Al Santissima Trinità su 2352 pazienti, 924 sono stati classificati come codici verdi e 51 addirittura come bianchi. Quindi le loro condizioni non erano così gravi da doversi per forza rivolgere  a un  ospedale. Ma, come ammesso anche dall’assessore regionale alla Sanità in commissione Salute del Consiglio, questa mattina, sul territorio non esistono alternative, come guardie mediche o medici di base sufficienti.  E tutti vengono portati in pronto soccorso  (QUI LA NOTIZIA). 

Medesima situazione si è registrata al Brotzu. Su 3386 accessi totali, ben 1513 erano sono stati classificati come codici verdi (oltre 1200 si sono presentati sulle loro gambe) e 261 come bianchi.  Proporzioni simili anche al Policlinico: 2619 pazienti in tutto, 1011 verdi e 156 bianchi. Pochi erano passati da una struttura filtro: quasi tutti sono andati dritti in ospedale. 

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