A gennaio 2023 il pronto soccorso del Brotzu ha registrato 5153 pazienti. «Di questi, 3722 erano codici verdi o bianchi. Cioè persone che non sarebbero mai dovute andare in pronto soccorso e ci sono arrivate con il 118 o con i propri mezzi. È evidente che questi pazienti non trovano una risposta nella medicina del territorio e dobbiamo intervenire su questo». Così, con i numeri e le loro cause,  l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, prova a spiegare le ragioni del caos registrato negli ultimi mesi nei pronto soccorso di Cagliari (e non solo): troppi accessi, a causa della mancanza di filtro sul territorio, con la conseguenza delle lunghe attese e della paralisi del sistema delle ambulanze. 

L’assessore è stato sentito dalla commissione Sanità del consiglio regionale, che ha iniziato l’esame informale del Piano territoriale dell’emergenza urgenza, approvato da Areus: è l’atto che organizza le postazioni del 118 (ora 112) in tutta la Sardegna e garantisce, o dovrebbe farlo, interventi tempestivi su tutto il territorio.  

La direttrice generale Cinzia Bettelini ha spiegato che «la rete territoriale del 112 è composta quasi sempre da operatori di base, non sanitari, e per questo l’ambulanza viene inviata all’ospedale più vicino, visto che il personale è laico anche se formato». Pure questo contribuisce a intasare gli ospedali: non essendoci medici sulle ambulanze, quasi nessuno si prende la responsabilità di non portare il paziente nel primo presidio sanitario a disposizione. 

Sulla  nuova rete territoriale la numero uno di Areus ha detto che «ci sono postazioni di base e avanzate, servono nuovi medici formati. Per questo il 10 marzo sulla Gazzetta ufficiale uscirà un bando di concorso per rianimatori destinati ad Areus, che dovranno operare sia in ambulanza che in centrale che sull’elicottero».
Per il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, «a seconda delle scelte che verranno effettuate con questo piano non basteranno altri quindici milioni di euro. E nel frattempo ci facciamo domande anche specifiche: com’è possibile togliere l’ambulanza medicalizzata da Sarroch, cioè dove c’è una rilevantissima attività industriale?».

Ma critiche sono arrivate anche dalla maggioranza. Duro il capogruppo sardista Franco Mula: «Sono confermate  tutte le criticità di questa bozza approvata da Areus, che ha ottenuto già un risultato: far litigare i sindaci e le popolazioni in Baronia. Oppure nel Nuorese, dove Desulo non ha il 118 ed è meglio che non diciamo quanto ci si impiega ad arrivare con un’ambulanza in caso di maltempo. E non parlo di neve».

Il leader sardista ha proseguito: «Noi siamo disponibili a collaborare ma visto che i piccoli ospedali sardi sono in difficoltà perché non investiamo per garantire un’ambulanza in servizio permanente dove è necessario?». 

Enrico Fresu

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