Sicuramente in pochi avranno dimenticato l'incredibile e interminabile spettacolo di fulmini prodotto dal fortissimo temporale marittimo che un anno fa, nelle prime ore di venerdì 16 settembre, attraversò Cagliari provocando notevoli danni e diffusi allagamenti.

Attorno alle 22 del 15 settembre una cella temporalesca si originò sulle coste settentrionali dell'Algeria a causa dell'affondo di aria fredda polare marittima sui settori occidentali del Mediterraneo e da lì si mise lentamente in moto verso nord est, proprio in direzione delle coste meridionali dell'Isola dove la notte proseguiva tranquilla e all'insegna dei cieli stellati.

Poco dopo le 4 del mattino, il temporale iniziò ad abbordare i settori occidentali del Cagliaritano per poi attraversarlo in meno di un'ora, durante la quale il fenomeno assunse connotati tropicali.

I numeri relativi al nubifragio sono emblematici e consentono di archiviarlo tra i più forti di sempre da quando si rilevano dati nel capoluogo.

Circa 7000 fulmini illuminarono a giorno la città, la pioggia raggiunse intensità superiori ai 200 mm/h con raffiche di vento discendenti dalla base temporalesca (downdrafts) fino a 100 km/h.

La stazione di rilevamento dell'Idrografico registrò 49,2 mm di pioggia in 50 minuti di cui 24 mm in 10 minuti, tra le 4,45 e le 4,55, al momento ancora uno dei più alti valori di intensità a livello regionale.
© Riproduzione riservata