Avrebbe violentato per sei anni la sorellastra, ancora bambina, per poi filmare i rapporti sessuali e venderli nel dark-web. L’accusa è pesantissima e l’indagine ancora in corso visto che la Polizia Postale starebbe sondando i server di mezzo mondo per rintracciare gli acquirenti dei video. Nel frattempo, però, ieri mattina il giovane che avrebbe abusato a lungo della sorella è comparso davanti al giudice: per lui, che già si trova in carcere, l’accusa ha chiesto una condanna a 16 anni (partendo da una pena di 24 anni con lo sconto di un terzo per la scelta del rito abbreviato).

L’inchiesta

L’indagine del sostituto procuratore Gilberto Ganassi è scattata quest’anno quando, nell’ambito di un’inchiesta per piccolo spaccio di stupefacenti, la polizia ha sequestrato il telefonino di un giovane. Esaminando l’apparecchio, però, gli investigatori hanno subito notato la presenza di un gran numero di video vietati.

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