Le statistiche parlano chiaro: un giovane uomo che in un martedì sera di dicembre percorre in auto l'asse mediano è ad alto rischio.

Perché per il calcolo delle probabilità eseguito dal Comune è proprio questo il momento più pericoloso dell'anno per avventurarsi nel traffico della città, almeno in base ai dati raccolti dalla Commissione mobilità che ora studia un piano per rendere le vie più sicure. Spesso infatti l'origine degli incidenti non è da ricercare nel comportamento sbagliato dell'automobilista ma è da attribuire a strade dissestate, carreggiate troppo strette o eventi dovuti a cause esterne.

RAMI E BUCHE - Nel 2016 ben diciassette persone sono state coinvolte in incidenti provocati dalla caduta accidentale di un ramo sulla loro auto. L'elenco degli imprevisti ai quali può andare incontro il malcapitato automobilista o motociclista è lungo: qualcuno, per esempio, è capitombolato in maniera maldestra perché dopo essersi fermato si è visto mancare la terra sotto i piedi a causa di una buca. Qualcun altro ha dovuto fare i conti con un cornicione crollato sul parabrezza. Ma la causa più comune dei sinistri registrati dagli agenti della polizia municipale sulle strade cittadine resta quella del più banale tamponamento.

STRADE PERICOLOSE - La mappa delle strade a rischio è molto estesa. Il luogo più pericoloso per guidare in città è l'asse mediano dove nell'ultimo anno sono avvenuti 75 incidenti, segue il sempre affollato viale Marconi dove ne sono stati registrati 59 e, al terzo posto, la centralissima via Roma con 31 sinistri in dodici mesi.

Sono proprio queste le strade nelle quali l'amministrazione intende indirizzare gli interventi di messa in sicurezza. In viale Marconi a provocare tamponamenti e scontri frontali, nella maggior parte dei casi, è stata la larghezza della carreggiata inadeguata, gli incroci che rallentano il traffico, gli accessi diretti alle attività commerciali e la convivenza difficile tra auto, bici e bus.

L'asse è invece caratterizzato da svincoli incompleti perché realizzati in spazi limitati. "L'obiettivo è quello di snellire i flussi di auto tra Cagliari e Quartu. Nelle ore di punta i veicoli che attraversano questa strada sono circa 3300 all'ora, per un totale di circa 35 mila veicoli al giorno, si tratta di uno snodo fondamentale per l'accessibilità in sicurezza verso Cagliari dei cittadini di tutta l'area vasta" spiega il presidente della Commissione Fabrizio Marcello. I soldi arriverebbero dai 25 milioni di euro che la giunta regionale ha inserito nel 2014 nell'intervento per la "viabilità di interconnessione Asse mediano di scorrimento area vasta di Cagliari".

LE MULTE - Le statistiche ottenute grazie all'elaborazione dei dati raccolti dalla centrale della polizia municipale e dai verbali redatti dagli agenti durante lo scorso anno tracciano l'identikit dell'automobilista più a rischio: un uomo tra i 18 e i 24 anni. Non solo. Perché spesso gli incidenti sono occasione per accertare violazioni al codice della strada. Tra le più comuni c'è il mancato controllo del mezzo, ma anche la mancata precedenza e l'improvviso cambio di corsia. Oltre alle violazioni che sono causa dei sinistri, però, gli accertamenti possono offrire lo spunto per comminare altre sanzioni. Tra le migliaia di automobilisti multati, ce ne sono 30 ai quali è stato contestato lo "scambio di generalità". L'estremo tentativo, fallito, di farla franca.

Mariella Careddu

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