Salgono a due gli arresti per la rapina con coltellate messa a segno venerdì sera ai danni di un tunisino di 25 anni nel quartiere della Marina, a Cagliari (QUI LA NOTIZIA). 

La squadra Mobile della Questura ha eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di un giovane algerino che, assieme a un diciottenne già ammanettato ieri (QUI LA NOTIZIA), avrebbe aggredito la vittima nel tentativo di portarle via il telefono cellulare mentre si trovava accanto a piazza Sant’Eulalia. Le indagini si concentrano ora su un terzo presunto responsabile, connazionale dei primi due. 

L’episodio di sue sere fa ha dato il via a un’escalation di violenza nel rione a ridosso del porto. Ieri sera a essere colpito da alcune coltellate in via Napoli è stato un algerino, forse circondato da dei tunisini in cerca di vendetta. Gli aggressori si sono dati alla fuga e non sono ancora stati individuati. Poco dopo ancora sangue, stavolta in piazza Matteotti: un altro algerino è stato ferito alla mano con una lama, davanti alla stazione (QUI LA NOTIZIA).

Una scia di sangue che questa mattina ha portato i residenti del rione a scendere in piazza: «Qui la situazione è esplosiva», hanno detto, «le istituzioni devono intervenire, non solo con la repressione».

Una prima risposta è arrivata dal sindaco Paolo Truzzu, che ha fatto sapere di aver mantenuto aperto il dialogo con Prefettura e Questura: «Mi è stata assicurata l’istituzione di un presidio fisso di polizia in via Napoli», ha assicurato il primo cittadino dal nord Sardegna, dove si trova per la sua campagna elettorale da candidato presidente della Regione. 

(Unioneonline)

 

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