Topi che gironzolano negli androni, piastrelle che si staccano, poco personale e pochi servizi essenziali. Sono alcuni dei motivi che hanno spinto gli studenti dell’istituto tecnico Giua a scioperare a oltranza. «Vogliamo affrontare le problematiche che affliggono la nostra scuola. È un momento cruciale per garantire la nostra sicurezza e il nostro diritto ad avere un ambiente scolastico adeguato», si legge nella nota divulgata dai rappresentanti d’istituto, «tutti paghiamo per avere ambienti adatti e puliti, ma ormai da qualche tempo tutto ciò sta venendo a mancare. Non è corretto che la scuola, il luogo dove ci formiamo e diventiamo grandi, calpesti i nostri diritti».

Gli studenti accendono i riflettori sulla sicurezza della struttura in cui passano la maggior parte del tempo. «Abbiamo riscontrato seri problemi di sicurezza, con incidenti che coinvolgono gli studenti a causa della caduta di alcune piastrelle». E poi: «Entriamo a scuola senza la supervisione del personale scolastico in caso di sciopero, senza acqua potabile e senza accesso ai bagni». E puntano il dito sulla derattizzazione: «Nonostante le rassicurazioni, noi abbiamo ricevuto informazioni contraddittorie sulla sua effettiva esecuzione».

Una protesta che però, finché non arrivano interventi concreti, non sembra intenzionata a spegnersi e i rappresentanti d’istituto chiedono determinazione e unità ai compagni. «Chiediamo a tutti gli studenti di rimanere uniti e di continuare fino a quando le nostre richieste non saranno soddisfatte. Siamo consapevoli che la strada sarà lunga e difficile, ma insieme possiamo fare la differenza. Continuiamo a lottare per un ambiente scolastico dignitoso e sicuro per tutti e per tutte».

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