Cagliari, la rottura della condotta in via dei Salinieri lascia il Poetto senz'acqua: «Disservizi continui, così non si può lavorare»
La denuncia della Confcommercio: «Seconda volta in pochi giorni, si ripercuote sull’immagine della città. È inaccettabile»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C'è anche il litorale del Poetto fra le zone di Cagliari interessate dall'interruzione dell'erogazione dell'acqua, a seguito della rottura della condotta principale in via dei Salinieri che coinvolge anche La Palma, Quartiere del Sole, San Bartolomeo e Sant'Elia. Tantissimi i disservizi per ristoranti e locali, nel pieno della stagione turistica, con cali di pressione e mancanza di acqua proprio nell'orario in cui avrebbero dovuto accogliere i clienti per pranzo. Dura la reazione da parte della Fipe Confcommercio Sud Sardegna, anche perché non si tratta del primo disservizio: già lo scorso 29 luglio, il quartiere Marina era rimasto improvvisamente senz'acqua per un errore di comunicazione da parte di Abbanoa, con gravi difficoltà per le attività.
«Stiamo lavorando in condizioni impossibili», l'amarezza di Alberto Melis, referente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna e titolare di un’attività colpita dal problema. «Senza preavviso ci ritroviamo ancora una volta senza acqua: cucine ferme, servizi igienici inutilizzabili e prenotazioni da cancellare. Solo noi oggi a pranzo siamo stati costretti a rinunciare a 70 clienti, la speranza è quella di poter salvare il servizio serale. È il secondo disservizio in pochi giorni e si ripercuote direttamente sul nostro lavoro e sull’immagine della città. Così non si può andare avanti».
Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna, aggiunge: «Dopo quanto accaduto nel quartiere Marina solo pochi giorni fa oggi siamo punto e a capo, con il Poetto, uno dei luoghi simbolo dell’estate cagliaritana, messo in ginocchio. Questa estate non sta andando bene per i ristoratori: tra difficoltà logistiche, comunicazioni tardive e ora anche continui problemi idrici, ci sentiamo lasciati soli. Non è corretto nei confronti dei titolari dei locali e non è una bella immagine per Cagliari, che dovrebbe offrire efficienza e accoglienza, non disservizi e disorganizzazione».
Fipe Confcommercio Sud Sardegna chiede ad Abbanoa trasparenza nelle comunicazioni, tempi certi negli interventi e misure preventive per evitare che situazioni simili si ripetano, soprattutto durante la stagione turistica, periodo fondamentale per la tenuta economica di molte imprese del territorio.
(Unioneonline)