Non sarà facile smaltire i chili di troppo accumulati con il "tutti a casa". Da oggi le palestre sono di nuovo in attività, ma con moltissime restrizioni a partire dal numero di persone che possono fare esercizio fisico contemporaneamente. La distanza di due metri imposta tra ciascun iscritto, di fatto, dimezza la capienza, così si salva soltanto chi ha grandi spazi e soprattutto chi può godere di spazi all'esterno.

A Cagliari è il caso della "Tribune" all'Amsicora, che da una media di almeno 500 persone attive contemporaneamente dovrà scendere a duecento: "Ma abbiamo spazi anche all'esterno", dichiara l'amministratore della società sportiva, "intendiamo utilizzare anche quelli per alcune discipline. La vera criticità è però rappresentata dai percorsi interni e dagli spogliatoi".

(Foto L'Unione Sarda - Almiento)
(Foto L'Unione Sarda - Almiento)
(Foto L'Unione Sarda - Almiento)

Anche all'Athlon in via De Gioannis, si utilizzano gli spazi esterni dei campi "Giuseppe Belli", ma che tutti chiamano "dell'Ossigeno". "La sala pesi, ad esempio, ora è all'esterno", conferma il titolare Davide Dotta, "e come altri diamo la possibilità di prenotare su Internet gli orari delle sedute di allenamento".

Vita più difficile per le palestre che si sono ritagliate uno spazio nel mercato cagliaritano ma non gigantesche, come ad esempio la "Step & fitness" in via Zagabria, là dove molti anni fa c'era una discoteca: "Abbiamo chiesto al Comune e all'Ente Parco di poter usare i loro spazi all'aperto", spera Luca Piano, uno dei responsabili, "nel frattempo non possiamo superare le 35 presenze contemporanee".
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