Cagliari, metalmeccanici in presidio: «Le nostre richieste non ascoltate»
I lavoratori incrociano le braccia per altre otto ore: chiedono aumento dei salari, orari ridotti e sblocco degli straordinariVideo di Stefania Lapenna
I metalmeccanici tornano a incrociare le braccia anche in Sardegna. Stamattina erano circa un centinaio a Cagliari, tutti lavoratori del settore, provenienti da ogni parte dell’Isola, per altre otto ore di sciopero che si aggiungono a quelle del mese scorso.
Si sono dati appuntamento in piazza Palazzo, davanti alla Prefettura, per chiedere un nuovo contratto (il vecchio è scaduto a giugno dell’anno scorso) che soddisfi le loro richieste. Richieste che comprendono l'aumento dei salari, la riduzione degli orari di lavoro e lo sblocco degli straordinari e giurano che non sarà l'ultimo presidio se la controparte (Federmeccanica, Confapi e Assistal) non si siederà nuovamente al tavolo delle trattative con i sindacati.
«Nonostante le 16 ore di sciopero già svolte – dichiarano congiuntamente Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil - la controparte continua a respingere le nostre richieste, votate dalle lavoratrici e dai lavoratori, opponendo una contro piattaforma dai contenuti che riteniamo assolutamente inaccettabili».
Previsto un incontro con il Prefetto, al quale le tre sigle sindacali esporranno le loro ragioni.