Cagliari: errore nella notifica, Albino Portoghese torna in libertà
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È tornato in libertà Albino Portoghese. Il Gup Roberto Cau, annullando il decreto di conclusione delle indagini preliminari (che dovrà essere nuovamente notificato), ha revocato anche le misure cautelari emesse dal Gip Giampaolo Casula nei confronti di tutti gli indagati che avrebbero fatto parte della banda.
A chiedere la revoca degli arresti domiciliari è stato lo stesso pm Alessandro Pili nell'udienza davanti al Gup, quando il giudice ha accolto l'istanza di nullità avanzata dall'avvocato Herika Dessì, difensora di Stefano Ledda e Luca Mascia.
L'avvocata ha eccepito che, chiuse le indagini, non erano disponibili i faldoni con gli atti dell'inchiesta, ancora all'attenzione del Tribunale del riesame.
Da lì la decisione del giudice Cau di rimandare tutto alla Pocura per una nuova notifica.
L'udienza preliminare era legata alla richiesta di rinvio a giudizio seguita all'operazione Toro-Rambo del novembre 2015 che aveva portato all'arresto per droga di 12 persone, tra le quali Albino Portoghese (difeso da Mario Canessa), ora quasi tutti in libertà.
Ad aprile i carabinieri del Nucleo investigativo avevano sequestrato beni per oltre 3 milioni di euro ai danni del quartese Stefano Ledda e del selargino Marco Cadeddu, ritenuti tra i capi dell'organizzazione. Tra i difensori dei 12 indagati ci sono anche Marco Lisu, Sergio Pittau e Patrizio Rovelli.