Una multa da 166 euro per aver lasciato i bidoni della differenziata fuori dal locale oltre l’orario previsto.

Fin qui, tutto nella norma. Ma per Giancarlo Putzu, titolare del Loyal in viale Marconi, il vero problema è arrivato dopo: la chiusura forzata del locale per un’intera giornata, notificata via Pec un mese dopo la sanzione.

«Non siamo recidivi, eppure ci hanno imposto la chiusura — racconta amareggiato — pare faccia parte di un’ordinanza sindacale per “combattere l’indecenza della città”. Ma così si penalizza chi lavora, non chi la sporca davvero».

La disposizione, che rientra nelle nuove misure comunali per combattere il degrado, prevede, in alcuni casi, la chiusura temporanea delle attività commerciali che violano le regole sulla gestione dei rifiuti.

«Il Comune sceglie una data qualsiasi, senza confronto — spiega Putzu — e per noi significa perdere incassi e clienti. Oggi hanno chiuso anche altri locali qui in zona per lo stesso motivo».

Ma quello che più indigna il titolare non è tanto la sanzione, quanto il doppio standard nella gestione della sicurezza urbana. «Nel mio locale sono entrati tre volte i ladri, eppure loro, che sono recidivi davvero, forse sono ancora a zonzo a bighellonare. E noi chiudiamo per un bidone fuori posto?».

Putzu solleva così un tema che ultimamente a Cagliari tocca da vicino tanti esercenti: il senso di frustrazione per controlli severi su piccole infrazioni, mentre le problematiche più gravi, come furti e microcriminalità, spesso restano impunite. 

(Unioneonline/Fr.Me.)

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