Erano tornati per completare la loro “opera”: finire di imbrattare le rocce sul mare di Rena Bianca, a Santa Teresa Gallura. Ma ad aspettarli c’erano le guardie ambientali, che li hanno individuati: ora per due giovani turisti austriaci iniziano i guai, visto che della vicenda si occupano i carabinieri della stazione del paese. 

Il caso era scoppiato questa mattina per via di una denuncia pubblica del deputato leghista Dario Giagoni, teresino doc: «Vandali che si credono artisti», aveva scritto sui social, pubblicando le immagini dello sfregi e  sostenendo che i responsabili dovessero «pagare senza sconti questo scempio. Quanto fatto a Santa Teresa  non rientra certamente nella categoria della street art, non si tratta di dar lustro a muri degradati, ma di puro vandalismo e incontentabile deturpazione ambientale. Atti questi annoverati come reati».

Chi di dovere non è rimasto a guardare. I movimenti di alcuni giovani avevano insospettito le guardie ambientali e lo staff della Silene Multiservizi che gestisce la spiaggia Rena Bianca. C’era la convinzione che potessero tornare. E lo hanno fatto. 

Questa sera i due giovani austriaci che avevano segnato di nero le rocce millenarie  erano pronti a “riempire" le prime tracce con altri colori. Ma sono stati fermati. E ora il conto potrebbe essere salato. 

  

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