Si è aperto davanti ad Alessandra Tedde, giudice del Tribunale di Cagliari, il processo nei confronti di Fabio Macellari, ex calciatore del Cagliari di 47 anni.

L’ex difensore (è stato al Cagliari dal 1997 al 2000 e nel 2003-2004) è accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna e di estorsione nei confronti della madre della donna. Nessuna delle due presunte vittime si è costituita parte civile in avvio di dibattimento.

La compagna di Macellari non ha potuto presentarsi in aula, così oggi è stata sentita solo la madre, che ha confermato le tensioni e le presunte violenze compiute da Macellari (che nel 2015-16 è stato anche allenatore del Seulo) nei confronti della figlia.

Secondo la testimone le tensioni ruotavano tutte sulla richiesta di soldi da parte dell’imputato.

I fatti contestati dal pm Gilberto Ganassi risalgono all’estate 2020 e sarebbero proseguiti sino alla scorsa estate, quando Macellari – in preda alla gelosia - avrebbe messo a soqquadro la villetta di Costa Rei dove viveva con la compagna.

Prossima udienza il 4 novembre, l’ex difensore rossoblù è difeso dall’avvocato Stefano Murgia.

"HO SPESO TUTTO IN DROGA” – Tre anni fa Macellari – che ha giocato anche nell’Inter – ha raccontato la sua parabola discendente dalla D’Urso: “Divertirmi mi è costato molto, quando smetti di giocare e cerchi di mantenere quello stile di vita i soldi finiscono. Poi ho fatto uso di droga e la droga porta a questo. Ho fatto degli scivoloni”.

Parlò anche di quando Cellino, “per lui ero come un figlio”, lo mise fuori rosa perché “una sera uscii con degli amici e tornai alle 10 della mattina dopo”.

(Unioneonline/L)

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