"A seguito della richiesta di archiviazione da parte del pm Gilberto Ganassi c'è stata l'opposizione della famiglia di chi mi ha ridotto così".

Mostra su Facebook una sua foto in primo piano con i segni che il fuoco ha lasciato sul suo volto, Valentina Pitzalis, l'ex moglie di Manuel Piredda, morto nove anni fa nell'incendio dell'abitazione di Bacu Abis, dove la coppia viveva e nel quale è rimasta sfigurata.

Lei infatti ha sempre sostenuto che il giovane muratore, prendendola di sopresa in casa, le aveva cosparso il corpo di benzina dandole fuoco.

Le fiamme avevano poi intaccato l'appartamento, consumando tutto l'ossigeno: quando arrivarono i soccoritori, trovarono Valentina in una stanza completamente ustionata al volto e il marito morto in un'altra, l'autopsia dirà per soffocamento.

Una ricostruzione contestata dalla famiglia di Piredda che presentò un esposto facendo riaprire l'inchiesta con l'iscrizione della donna nel registro degli indagati per omicidio e incendio doloso. Ora, a distanza di 3 anni, il procuratore aggiunto di Cagliari ha chiesto l'archiviazione (le perizie hanno escluso segni di violenza sul corpo della vittima), ma i genitori del muratore insistono: presentata opposizione all'istanza del pm, dal momento che ci sarebbero "numerosi elementi" a supporto del prosiego delle indagini, chiedendo una nuova riesumazione della salma.

"Ci aspettiamo che il giudice - hanno spiegato i genitori - non solo non archivi il caso perché le perizie medico legali sulla dinamica dell'incendio hanno dimostrato che la Pitzalis ha mentito, ma ci aspettiamo che venga disposta urgente esumazione per effettuare l'esame genetico dei capelli che Manuel stringe nella mano sinistra, perché sono i capelli di chi lo ha ucciso".

"Io non ho più parole di fronte a questa ennesima assurda e vergognosa richiesta. I miei legali sì", scrive Valentina su Fb.

"Siamo in attesa di vedere l'atto di opposizione che il 'team difensivo' dei Piredda dichiara di aver depositato - dicono sempre sui social gli avvocati della donna, Adriana Onorato e Cataldo Intrieri - Ciò che viene pubblicato dalla stampa è già stato detto durante l'incidente probatorio. I coniugi Piredda ed i loro (neanche tanto) occulti ispiratori (peraltro oggi saggiamente assenti) stanno disperatamente quanto inutilmente sperimentando una linea di difesa contro una inevitabile incriminazione per i loro depistaggi".

(Unioneonline/F)
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