Davide Zaccheddu non si presenta all'appuntamento, Rosina Anedda e Massimo Secci chiedono il rinvio a un'altra data e l'interrogatorio sarà fissato nei prossimi giorni.

I tre dirigenti dell'Arpas accusati dal pm Marco Cocco di rifiuto e omissione di atti d'ufficio nell'inchiesta sull'inquinamento ambientale bei terreni industriali di Macchiareddu (indagine che coinvolge altre nove persone tra le quali alcuni responsabili della Fluorsid) hanno deciso, al momento, di non rispondere alle domande che avrebbe formulato loro il pm cagliaritano.

Zaccheddu, difeso dall'avvocato Francesca Lai, è il responsabile del settore bonifiche e siti contaminati; Anedda e Secci, assistiti dai legali Antonello Garau e Massimiliano Ravenna, sono la responsabile della linea di attività di monitoraggio e il direttore del dipartimento Cagliari.

Secondo la Procura avrebbero mancato di "segnalare alle autorità "i ripetuti superamenti dei limiti" di legge nel livello di "emissioni" inquinanti "nell'atmosfera, ricollegabili anche alla Fluorsid", e quelli nelle "acque di falda" e nei "sedimenti della laguna di Santa Gilla".

Non solo: avrebbero anche evitato, "o ritardato gravemente", i "controlli nello stabilimento" della società a Macchiareddu "e nella discarica di Terrasili" ad Assemini, oltre che allungato i tempi nella "consegna degli atti" sollecitati "dalla polizia giudiziaria su delega della Procura".

Andrea Manunza

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