Toccante cerimonia, questa mattina, al largo del Poetto. Un centinaio di persone, distribuite in una ventina di imbarcazioni, hanno assistito allo spargimento in mare delle ceneri di Bruno De Silvestri, di Cagliari, il sommozzatore dei vigili del fuoco e campione di pesca subacquea morto per un malore due settimane fa, a 49 anni, nelle acque di Porto Corallo, Villaputzu.

L’urna cineraria è stata trasportata dai suoi familiari a bordo di una motolancia dei Vigili del fuoco partita dal porto e scortata da numerosi gommoni (a bordo amici, parenti, appassionati di pesca, ma anche i sommozzatori dei Carabinieri e della Marina militare) fino a una secca dove De Silvestri amava pescare.

Intorno alle 11, sotto gli occhi di una pattuglia della Capitaneria di porto, ha preso il via il rito. Prima il fratello Angelo, poi la sorella Silvia, quindi l’anziana madre e a seguire, via via, gli amici e le amiche più care: l’urna è passata di mano in mano e di gommone in gommone, e ciascuno ha versato una cucchiaiata di ceneri nel mare.

Alla fine della cerimonia l’ultimo saluto con il coro dei segnalatori acustici delle barche.
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