Oltre 500 denunce per allacci abusivi in tutta l'Isola da gennaio ad oggi.

Le ha presentate Abbanoa in seguito ai controlli a tappeto effettuati su tutto il territorio sardo.

Gli abusivi spesso installano, al posto dei contatori, dei tubi flessibili che consentono di rifornirsi dell'acqua direttamente dalle rete idrica.

Altro metodo molto in voga è quello di installare contatori irregolari come escamotage per mascherare il furto, provando a far credere che si tratti di allacci regolari: un espediente "inutile", spiega Abbanoa, "perché i nostri tecnici sono muniti di palmari elettronici che consentono di verificare in tempo reale i numeri di matricola dei misuratori".

La società idrica ha deciso di perseguire "con fermezza" quella che è "una grave irregolarità diffusa in tutta l'Isola".

Ci sono, continua Abbanoa, due intere lottizzazioni di Budoni allacciate alla rete attraverso un unico punto di fornitura abusivo. C'è un noto caseificio del centro Sardegna, privo di contratto, e un chiosco del Poetto che per ben tre volte, una volta sospesa la fornitura perché colto in flagranza di reato, si è riallacciato alla rete pubblica.

Anche la villa di lusso in Costa Smeralda, con suite, doppio giardino e piscina, non pagava i consumi "abnormi" di acqua che effettuava: si tratta di una struttura intestata a una società con sede in Lussemburgo.

Un camping di San Teodoro risultava invece allacciato abusivamente alla rete fognaria: così gli scarichi della struttura finivano direttamente nella rete comune, togliendo ad Abbanoa la possibilità di addebitare il pagamento dei costi di depurazione.

L'azienda parla di una "inaccettabile ingiustizia nei confronti di chi paga regolarmente il servizio idrico". Di un "sistema che sottrae indebitamente e illecitamente litri d'acqua al secondo, che in un momento di razionamenti e siccità crea ripercussioni negative sulle utenze regolari: il furto d'acqua infatti, oltre ad essere un reato penale, attraverso le canalizzazioni abusive genera difficoltà sulla fornitura, che può causare cali di pressioni e problemi di approvvigionamento".

"Irregolarità e abusivismo sono la triste eredità che abbiamo raccolto - spiega l'amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti - di un sistema nel quale il controllo della risorsa e la correttezza contrattuale erano totalmente trascurati, generando una fascia diffusa di abusivismo che oggi si manifesta con i furti d'acqua e altra morosità".

(Redazione Online/L)
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