Se non proprio da Guinnes dei primati, alla grotta del Bue Marino potrebbe spettare la palma di sistema sotterraneo più grande d'Italia. La scoperta di un tratto sommerso, fatta dagli speleosub sardi in collaborazione con quelli della Repubblica Ceca, accorcia sempre di più il divario tra la grotta e il primato italiano. La parte sommersa è il punto dal quale si potrà accedere a un ginepraio di cunicoli che si sviluppano sotto il Supramonte orientale nei territori di Dorgali, Urzulei e Baunei. A breve riprenderanno le esplorazioni anche in altre zone per verificare tutti i possibili collegamenti.
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