È l’emergenza che sta passando sotto silenzio, l’ultima ruota del carro di un sistema sanitario pubblico che impegna la maggior parte delle (magre) risorse nella cura degli adulti e degli anziani, la quota preponderante della popolazione, tanto più in una regione di vecchi come la Sardegna.

Cresce in maniera esponenziale il numero dei bambini e degli adolescenti con disturbi del neuro-sviluppo: autismo, deficit di attenzione e iperattività, sindrome ossessiva compulsiva, deficit fisici e psichici, disabilità intellettive, problemi nell’apprendimento e nel linguaggio.

Un’emergenza che, avvisa Stefano Sotgiu, direttore della Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari, «riguarda il 20% circa della popolazione pediatrica». Nell’Isola, a contare la fascia 0-14 anni (158mila nel 2024), 32mila bambini.

Tutti i dettagli nell’articolo di Piera Serusi su L’Unione Sarda, in edicola e sull’app L’Unione Digital.

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