Maria Ignazia Obinu credeva che fosse saltato in aria il contatore dell'energia elettrica. Lei, anziana e con pochissime frequentazioni, di certo non si aspettava di finire nel mirino dei bombaroli. Il commando, invece, ieri sera è entrato in azione proprio davanti alla sua casa, nel centro di Solanas, la piccola frazione di Cabras. Quando c'è stata l'esplosione la settantenne stava guardando la televisione: erano le 22.10 e dopo qualche minuto sarebbe andata a letto. Invece, sotto choc, ha passato la notte in questura, per rispondere alle domande dei poliziotti che ora cercano di scoprire il movente di questo incredibile attentato.

L'ORDIGNO Quella che ha sventrato la facciata della casa di via Giovanni Da Verrazzano era una bomba artigianale. Preparata con un tubo metallico e qualche grammo di esplosivo collegato a una miccia. L'esplosione ha sfondato la porta e creato un piccolo cratere nel giardinetto davanti alla villetta. Le schegge sono arrivate un po' ovunque: hanno sfondato i vetri dell'abitazione di fronte e danneggiato una jeep che era parcheggiata accanto al marciapiede dalla parte opposta della strada. Nessuno, per fortuna, si è fatto male, anche se a quell'ora qualcuno ancora passeggiava nelle stradine del paese. Tutti hanno sentito il boato e avuto paura. L'anziana era abbastanza distante dalla porta e le schegge le hanno provocato solo qualche graffio. Sconvolta è stata accompagnata in questura e per alcune ore è stata interrogata dagli agenti della Squadra mobile.

IL MOVENTE I primi ad arrivare sul posto sono stati gli uomini della Squadra volante della questura di Oristano, insieme ai colleghi della Polizia scientifica che hanno raccolto tutte le tracce della bomba. E anche quelle lasciate dagli attentatori. Gli agenti della Squadra mobile (coordinati dal dirigente Pino Scrivo) invece lavorano sul movente, partendo proprio dal racconto di Maria Ignazia Obinu. La prima ipotesi, ovviamente, è quella che porta all'omicidio avvenuto qualche mese fa nella piccola frazione di Cabras. Sempre di notte, un anziano era stato aggredito da un gruppo di rapinatori e il suo cuore non aveva retto allo spavento. La casa della settantenne presa di mira ieri si trova proprio sul retro del giardino di Peppino Canu: possibile che lei abbia visto qualcosa di scomodo per gli assassini?

(Nicola Pinna)
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