Balzano è accusato di aver ucciso Antonio Cannas, 51 anni, originario di Girasole ma sposato e residente a Barisardo. L'esecuzione avvenne nel primo pomeriggio nel cantiere della ditta d'appalto per la raccolta dei rifiuti, alla periferia di Barisardo. Subito dopo i fatti Balzano fece perdere le tracce mentre suo nipote, Manuel Balzano, 25 anni, fu arrestato con l'accusa di concorso in omicidio volontario. Aveva accompagnato lo zio sul luogo del delitto.

LATITANZA IN TENDA - Balzano viveva in una tenda nelle campagne del suo paese, in Ogliastra. Già quattro mesi fa stava per essere preso ma era riuscito a dileguarsi, mentre ieri mattina, poco prima delle 11, è stato bloccato dagli agenti della Squadra catturandi della Mobile di Nuoro e del commissariato di Tortolì: disarmato, non ha opposto resistenza, è stato caricato su un elicottero e trasferito nel carcere di Badu 'e Carros.

OMICIDIO CANNAS - Balzano è accusato di omicidio premeditato, in concorso col fratello Manuel, di 23 anni, arrestato subito dopo il fatto, il 12 ottobre 2009 a Barisardo. Tre colpi di pistola cal. 7,65, arma mai trovata, avevano ferito mortalmente il meccanico Antonio Cannas, 51 anni, deceduto durante il trasporto in ospedale. Secondo gli inquirenti, tra i fratelli Balzano e la vittima non correva buon sangue: Cannas li accusava di alcuni furti e di volersi impossessare della sua l'officina. Molti i litigi, fino all'epilogo del 12 ottobre di due anni fa. Plauso per la cattura del latitante dal Questore di Nuoro, Pierluigi D'Angelo, e dal capo della Squadra Mobile, Fabrizio Mustaro, che hanno illustrato le modalità dell'arresto. Angelo Balzano ha respinto le accuse: ha detto che non si è trattato di un omicidio premeditato ma di legittima difesa. Zoppicando vistosamente, ha spiegato agli inquirenti che la menomazione era frutto di quel violento litigio di due anni fa, "quando Cannas mi ferì", ha aggiunto il presunto assassino.
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