Cagliari, Teodora da Monte Urpinu al canile: i cittadini chiedono il suo ritorno a casa
Arrivata cucciola nel 2023, ha trascorso due anni all’interno di un recinto artigianale all’interno del ParcoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per chi frequenta il Parco di Monte Urpino, il suo nome non è nuovo. Teodora, una grande cagnolina bianca incrocio tra dogo argentino e labrador, è cresciuta proprio lì, tra gli alberi e i vialetti, diventando parte della comunità che ogni giorno vive e lavora in quell’oasi verde nel cuore della città.
Arrivata cucciola nel 2023, Teodora ha trascorso due anni all’interno di un recinto artigianale predisposto dal personale della cooperativa che cura la manutenzione del Parco. Un rifugio provvisorio, in attesa che il Comune sistemasse per lei uno spazio più sicuro. Nel frattempo, però, la cagnolina è diventata una presenza familiare: accompagnata quotidianamente dal signor Gianni, coccolata dalla signora Andreina, accudita dagli operatori che le hanno voluto bene come a un’amica.
Poi l’incidente. Durante l’assenza del suo referente umano, Teodora ha tentato di scavalcare il recinto, ferendosi. È stata trasferita al Canile comunale di Cagliari per ricevere le cure necessarie. Ma da quel momento la sua vita è cambiata: oggi vive chiusa in un box, lontana dal verde e dall’affetto che l’avevano accompagnata finora.
Una situazione che preoccupa chi la conosce. «Un cane cresciuto in un ambiente aperto e relazionale non può essere privato del suo spazio e dei suoi legami», spiegano i promotori della petizione lanciata in queste ore su Change.org per chiedere il ritorno di Teodora al Parco di Monte Urpino, la realizzazione urgente di un recinto sicuro e adeguato e, infine, l’avvio di un percorso di adozione responsabile che le consenta di trovare una famiglia pronta ad accoglierla stabilmente.
«Teodora è parte integrante della vita del Parco. La sua permanenza in canile rischia di compromettere il suo equilibrio emotivo e il suo carattere – si legge nell’appello –. Restituirle il suo spazio significa riconoscere il valore del legame tra animali e territorio».