Entro il 26 agosto serve un tetto per i duecento Rom che dovranno sgomberare il campo dell'Arenosu. I terreni del campo nomadi sono infatti inquinati da piombo e diossine, condizione incompatibile con la presenza di una comunità di residenti.

Bocciata l'idea di creare un'altra baraccopoli la soluzione sono appartamenti di città, al centro o in periferie, anche nelle zone limitrofe o in case di campagne.

I dettagli della notizia oggi in edicola con L'Unione Sarda nell'articolo di Caterina Fiori.
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