Con tutto quello che sta succedendo forse non è il caso di fare scherzi. O forse invece sì. Proprio perché sta accadendo l'inimmaginabile un po' di ironia non guasta. Punti di vista. Certo è che quest'anno il primo aprile cade in un momento drammatico nella storia del mondo intero e chissà se qualche burlone avrà voglia di scherzi e bufale. E' difficile immaginare qualcosa che possa tirare su il morale di questi tempi diverso dall'annuncio: è tutto finito, liberi tutti, fine dei contagi, dei malati, dei morti, tutti negativi, tutti guariti. Ma siccome questo non è al momento nelle previsioni, anche se i dati statistici degli ultimi giorni inducono a un cauto ottimismo, si può anche ricordare che nel tempo sono stati moltissimi gli scherzi di primavera. Non è una tradizione solo italiana, in tutta Europa il pesce d'aprile è un classico. E così si va dall'invenzione della corda del vento in Portogallo alla scoperta di un favoloso lievito per le salsicce in Francia fino alla produzione di neve disseccata in Germania o addirittura all'invenzione della pietra per affilare i capelli ad Andorra.

Non c'è univocità sull'origine delle bufale di primavera. Nel mondo anglosassone il riferimento è all'April Fools' day, cioè il giorno dello sciocco d'aprile, altri non sarebbe chei l giullare delle corti medioevali. In Francia invece si chiama poisson d'avril, traduzione letterale dall'italiano. Lo scherzo dura una giornata intera in tutti i Paesi del vecchio continente. Solo in Scozia si fa un'eccezione: due giorni. Nel secondo, il Taily Day, il divertimento consiste nell'attaccare di nascosto sulla schiena dei malcapitati un cartello con la scritta Kick me!, ossia "Dammi un calcio". Il pesce d'aprile arriva nella primissima parte della primavera e dunque in un momento ideale per liberare le energie contenute durante l'inverno. La tradizione non si sa come sia nata, i riferimenti sono diversi. C'è chi sostiene che tutto sia cominciato con il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350. Questi avrebbe salvato un Papa soffocato da una spina di pesce. In segno di riconoscenza il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce.

L'ipotesi più accreditata è però un'altra e risalirebbe al 1500 subito dopo l'adozione del nuovo calendario Gregoriano, nel 1582. Prima di allora il Capodanno veniva celebrato in un periodo che oscillava tra il 25 marzo, nella vecchia data dell'equinozio di primavera, e il 1 aprile. Ed era l'occasione per scambiarsi doni. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività al 1º gennaio: da quel momento il primo aprile si cominciò a consegnare pacchi dono ma vuoti per ricordare che quell'antica festività non esisteva più. E questa è un'ipotesi. Altre fonti sostengono che non tutti riuscirono immediatamente ad adeguarsi al cambiamento e allora i riottosi venivano additati come gli sciocchi di aprile. Pesci. Perché il pesce che non è intelligente abbocca all'amo. Riferimento super azzeccato per definire chi cade nella trappola dello scherzo. Ma non solo: il riferimento al pesce potrebbe essere nato addirittura ai tempi di Cleopatra: durante una gara di pesca la regina d'Egitto aveva organizzato uno scherzo per Marco Antonio, il suo amante romano. Il quale, per non correre il rischio di un'umiliante sconfitta, aveva incaricato uno schiavo di attaccargli di nascosto le prede all'amo. Scoperto l'inganno Cleopatra fece attaccare all'amo un gigantesco pesce finto rivestito di pelle di coccodrillo.

Un'altra ipotesi vede protagonisti gli uomini di mare. I pescatori non trovavano nulla sui fondali nei primi giorni di aprile, tornavano in porto a mani vuote ed erano oggetto di ilarità e scherno.

E' stata ipotizzata come origine del pesce d'aprile anche l'età classica. In particolare ci sarebbero alcune comunanze sia nel mito di Proserpina (che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa) sia nella festa pagana dei Veneralia (dedicata a Venere Verticordia e alla Fortuna Virile) che si teneva il 1º aprile.

Nel tempo c'è chi si è divertito a elencare i migliori scherzi della storia: un sito internet raccoglie le bufale che più hanno centrato l'obiettivo. Si chiama Museum of Hoaxes e in una sezione dedicata enumera i più riusciti pesci d'aprile di tutti i tempi.

Secondo questa particolare classifica il primato va a un servizio televisivo della Bbc del 1957, che aveva mostrato una piantagione di spaghetti in una località svizzera. In molti caddero nel tranello e il centralino della televisione inglese fu subissato dalle telefonate dei telespettatori che volevano sapere come coltivare la pianta di spaghetti italiani. Negli anni delle trasmissioni in bianco e nero un'emittente svedese, era il 1962, mandò invece in onda su servizio per spiegare come, sistemando un telo di nylon davanti al televisore, si potesse vedere immediatamente lo schermo a colori.

Non male neanche lo scherzo di fine millennio: nel 1998 Burger King pubblicò una pagina di pubblicità su USA Today per reclamizzare un panino. Cosa aveva di speciale? Era riservato ai mancini.
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