Una domenica mattina alla scoperta dei sentieri di ossidiana e delle caverne sul Monte Arci.

Il Comune di Masullas valorizza ancora il suo patrimonio ambientale e geologico.

Lo farà dopodomani con il percorso naturalistico "Andando per spelonche" col sostegno del centro di educazione ambientale e dell'associazione Borghi Autentici.

Due le guide d'eccezione, il geologo e direttore del Geomuseo del Monte Arci Luigi Sanciu e il sindaco di Masullas Mansueto Siuni.

Si partirà alle 9 da "Sa Perda Sperrada" sulla statale 442 fra Uras e Morgongiori.

Un percorso di trekking unico nel suo genere che porterà gli escursionisti a scoprire la storia geologica del vulcano Arci e dell'evoluzione dell'uomo nel territorio.

Paesaggi vulcanici dove la natura, nel corso di milioni di anni, ha creato sentieri e scolpito grotte e spelonche in grado di ospitare anche decine persone.

Tra le tappe "Sa grutta de Su Para", ossia la "grotta del frate", il cui nome rimanda alla leggenda di un frate cappuccino del Convento di San Francesco di Masullas che, in questo umile riparo di roccia trascorreva alcuni periodi di tempo in solitaria meditazione.

Oppure il lentisco monumentale, chiamato così per le dimensioni e il portamento ad "arbusto gigante".

Ancora rocce giganti che racchiudono leggende di donne pietrificate per punizione divina, o la vertiginosa falesia montana di Su Columbariu, che a tratti sfiora i 100 metri di altezza e rappresenta il principale accesso meridionale per chi si accinge a raggiungere il cuore del Monte Arci.
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