La continuità territoriale si ferma di nuovo: non si vola più da Milano a Cagliari, ma è quasi impossibile anche trovare un posto a bordo degli aerei diretti a Olbia e Alghero.

Dando uno sguardo al sito o all'App di Ita Airways oggi non risultano collegamenti disponibili con Linate. Nemmeno per le emergenze. Chi non può aspettare è costretto ad arrangiarsi facendo scalo a Roma: un Piano B che può costare oltre 600 euro. E lo stesso copione si ripete per tutta la prossima settimana.

Le prime difficoltà sono venute a galla già nei giorni scorsi, soprattutto nello scalo di Cagliari. Tanto che l'assessorato ai Trasporti ha scritto a Ita Airways – e all'Enac – per chiedere un'inversione di rotta. Per avere un miglioramento sarebbe sufficiente rispettare il decreto ministeriale sulla continuità territoriale: tra le varie regole c'è anche quella che impone alle compagnie l'aggiunta di nuovi collegamenti.

Non solo: in un'altra comunicazione, poi, viene sottolineata anche la mancanza di un «numero telefonico dedicato e gratuito» a supporto dei passeggeri in caso di cambi di date, richieste di rimborso o reclami. Un servizio che, nel passaggio dalla vecchia Alitalia alla nuova compagnia di bandiera, si è perso per strada. Ita Airways ha risposto alle comunicazioni dell'assessorato aggiungendo alcuni collegamenti, che hanno avuto l'effetto di qualche goccia di pioggia nel deserto: non appena i voli sono stati messi in vendita i biglietti sono come evaporati. Introvabili dopo poche ore.

Michele Ruffi

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