La Comunità Sant'Egidio a Cagliari: "Corridoi umanitari per scongiurare le tragedie del mare"

30 settembre 2024 alle 19:17aggiornato il 30 settembre 2024 alle 19:18

Dopo il naufragio di Lampedusa e le tragedie del mare, con migliaia di vittime in cerca di speranza – e nel solco di ciò che ha auspicato più volte Papa Francesco (“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”) – sono stati avviati dalla Comunità di Sant’Egidio, nel febbraio 2016, i Corridoi Umanitari, insieme alle Chiese protestanti italiane. A fine 2017 avevano già permesso l’arrivo dal Libano in Italia di oltre mille profughi siriani con un progetto interamente autofinanziato.

È nato un modello di accoglienza e integrazione, ripreso in Francia, in Belgio e nelle Andorre e guardato come esempio a livello europeo. Su questo modello si è soffermato a Cagliari, nel corso del forum sulle migrazioni, inserito nel Med Fest, l’ex magistrato Claudio Cottatellucci della Comunita Sant'Egidio.