Gas, stop alle forniture di Nord Stream: il governo pensa al razionamento invernale

11 luglio 2022 alle 20:25

La guerra in Ucraina, le strategie di Putin, il rischio di una crisi energetica senza precedenti con lo stop delle forniture di gas russo all'Europa. Lo scenario che ci si appresta ad affrontare, oggi che il gasdotto Nord Stream I che collega la Siberia alla Germania viene chiuso, ufficialmente per dieci giorni di lavori di manutenzione, è complesso e prevede per il nostro continente un taglio dei consumi del 15%.

Nei prossimi due anni ci sarà una curva di crescita delle fonti extra-Russia che ci permetterà di porre fine alla dipendenza da Mosca al 2024 ma il tema più d'attualità è quello degli stoccaggi soprattutto pensando al prossimo inverno."Questo inverno è quello più delicato, dobbiamo avere gli stoccaggi pieni al 90% entro i prossimi mesi", ha dichiarato Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica.

"La messa in sicurezza energetica per i prossimi anni è un'operazione che non si fa in un attimo. Adesso abbiamo diversificato le fonti, nei prossimi due anni ci sarà una crescita delle fonti alternative di gas e nella seconda metà del 2024 saremo ragionevolmente indipendenti dal gas russo", ha concluso Cingolani.

Nel frattempo il piano italiano prevede una serie di interventi che vanno dal "razionamento" del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità. Ma anche l'introduzione di politiche di austerity dei consumi: dal riscaldamento più contenuto fino ai risparmi sull'illuminazione pubblica.

(Unioneonline/L)