Le gelate che hanno bruciato i germogli già sviluppati, l'interminabile periodo di siccità e una straordinaria ondata di caldo: sono le tre cause del calo di produzione fatto registrare nei vigneti della Trexenta, dove la vendemmia è iniziata il 21 agosto.

È già tempo di previsioni (più o meno) definitive: si stima un calo di produzione vinicola tra il 15 e il 25 per cento rispetto alle ultime annate.

Le conseguenze di un'annata bizzarra hanno colpito soprattutto le uve destinate alla produzione di Vermentino, che potrebbe anche aumentare di prezzo.

Resta la soddisfazione per l'eccellente livello qualitativo raggiunto.

"Siamo comunque riusciti a salvare la qualità attraverso le irrigazioni di soccorso", dice Antonio Manca, l'enologo della Cantina Trexenta (con sede a Senorbì) che in 12 anni di attività non aveva mai vissuto un'annata così condizionata da caldo e siccità.

I vini Trexenta sono molto apprezzati non solo in Italia ma anche all'estero, l'export va fortissimo in Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Svizzera, Belgio, Danimarca, Olanda, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Lituania, Asia e Nord America.

"Stati Uniti, Cina, Giappone e Canada: sono queste le nuove mete su cui puntare forte", sottolinea il direttore Ennio Pasci.

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