L’ex governatore Francesco Pigliaru, l'ex assessore della Sanità Luigi Arru, l’ex presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e l'ex responsabile scientifico del programma di eradicazione della peste suina hanno lanciato un appello alla Commissaria europea alla Salute e alla sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, affinché accolga le richieste della Sardegna sulla modifica delle attuali regole Ue relative alla Psa nell'Isola, dando finalmente l’ok alla commercializzazione dei suini e dei loro prodotti. 

In una lettera aperta indirizzata anche al presidente Christian Solinas e al ministro della Salute Roberto Speranza, gli esponenti della ex Giunta hanno spiegato che "ormai non ci dovrebbe essere più alcun dubbio, la Peste suina africana è stata eradicata dalla Sardegna e non si registra alcun focolaio di Psa nelle aziende suinicole dal settembre 2018; non si è più riscontrato il virus in maiali bradi illegali dal gennaio 2019".

Per questo motivo, "il mancato riconoscimento del lavoro svolto sarebbe un segnale molto negativo che sarebbe percepito nella nostra Isola come un segnale di lontananza dell'Unione Europea dai propri cittadini".

In questi giorni gli ispettori della Commissione stanno svolgendo un audit nell’Isola. I firmatari della lettera sono convinti che "fotograferanno con obiettività e accuratezza la situazione epidemiologica molto favorevole, nonostante alcune criticità, come la ricomparsa di maiali bradi in numero crescente nell'ultimo anno, sui quali però non è stata riscontrata alcuna positività".

Pigliaru e gli altri esponenti della ex Giunta sostengono inoltre che "i risultati ottenuti con una spesa modesta per le casse pubbliche indicano con chiarezza la validità del processo avviato fin dall'inizio della passata legislatura (2014-2019) dalla Giunta e dal Consiglio Regionale che avevano considerato l'eradicazione della peste suina africana come una priorità ed evitato il minacciato commissariamento da parte ministeriale grazie a una serie di provvedimenti", dando atto all’attuale amministrazione "di non avere interrotto, sia pure tra ritardi e incongruenze, almeno parte delle azioni previste dal programma di eradicazione messo in atto dalla precedente Giunta, incluso il contrasto al pascolo brado". 

(Unioneonline/F)

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