«Formaggi, vino, olio: ecco i prodotti sardi più colpiti dai dazi. Il Governo intervenga»
Il deputato Pd Silvio Lai: «Esecutivo Meloni immobile, serve un piano d’emergenza»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«I dazi al 30% imposti dagli Stati Uniti e la svalutazione del dollaro non sono più una minaccia, ma una realtà che già danneggia l’economia italiana e soprattutto sarda».
Così il deputato del Partito Democratico Silvio Lai, componente della Commissione Bilancio della Camera.
Lai snocciola anche i dati che rendono la Sardegna «la regione più vulnerabile d’Italia» alle tariffe annunciate dal presidente americano Donald Trump, visto che ben il 49% dell’export agroalimentare dell’Isola è destinato agli Usa. «In pratica – sottolinea Lai – quasi un prodotto su due del nostro settore primario finisce oltreoceano».
Nel dettaglio, a essere colpiti sono i prodotti simbolo della Sardegna, ovvero:
• Formaggi (soprattutto il Pecorino Romano), con il 17% dell’export italiano destinato al mercato americano;
• Olio d’oliva, con il 32% delle esportazioni verso gli USA;
• Vini, con un export verso gli USA pari a circa 2 miliardi di euro (24% del totale italiano).
«Il danno per la Sardegna – prosegue Lai - sarà devastante: il Pecorino Romano, già penalizzato dai tagli della PAC, rischia di subire un crollo delle esportazioni».
Anche i dati provinciali parlano chiaro:
• Sassari e Nuoro: oltre il 60% delle esportazioni agroalimentari verso gli USA;
• Sud Sardegna e Oristano: tra il 15% e il 44% delle esportazioni dipendenti da quel mercato.
Ancora, si legge nella nota diffusa dal deputato dem, «a livello nazionale, il settore alimentare vale 7,7 miliardi di euro di export verso gli USA, terzo comparto dopo macchinari e farmaceutica. Si tratta di un settore cruciale per l’economia italiana e per territori già fragili come quello sardo».
Poi la stoccata: «La risposta del Governo? Nessuna. Mentre Trump impone dazi punitivi, Meloni, Tajani e Lollobrigida restano silenziosi e immobili, senza una strategia europea, senza tutele, senza un piano di emergenza».
«I danni – aggiunge Lai – sono aggravati da una svalutazione del dollaro che rende meno competitive le merci italiane negli USA. Le imprese sarde, i consorzi di tutela, le cooperative di allevatori sono oggi abbandonati di fronte a una guerra commerciale che rischia di travolgere un comparto già provato da crisi di mercato e rincari dei costi di produzione».
Il Partito Democratico si dice quindi pronto a chiedere al Governo Meloni «di sostenere senza tentennamenti Bruxelles nella difesa dei prodotti italiani; di istituire un fondo nazionale di compensazione per le imprese colpite; di avviare un piano di emergenza per il settore lattiero-caseario della Sardegna».
(Unioneonline)