Controlli di passeggeri e merci più che raddoppiati in Sardegna dal 2023 al 2024: da 19.000 a quasi 42.000. Nel 2024 i diritti doganali riscossi nell’Isola hanno superato i 134 milioni di euro. Le operazioni tax free per i viaggiatori negli aeroporti sardi hanno superato il valore di 15 milioni di euro. Nel settore delle accise oltre 2.800 autorizzazioni sono state rilasciate nei comparti di alcoli ed energia con rimborsi per oltre 53 milioni di euro e un gettito nel 2024 di oltre 870 milioni. Nel comparto dei giochi e dei tabacchi monitorati oltre 3.500 esercizi ed effettuato oltre 700 controlli contro il gioco minorile, accertando oltre 3,4 milioni di euro tra imposte e sanzioni. Le accise sui tabacchi hanno generato 287 milioni di euro.

Sono alcuni dei numeri illustrati nell' area convegni "Business Centre" dell'aeroporto di Cagliari Elmas in un incontro con l'Agenza dogane e monopoli. Presente il direttore generale Roberto Alesse. I risultati sono stati illustrati dal direttore territoriale Gianluigi D'Urso. Importante anche l'attività dei laboratori con 2.600 campioni analizzati, 2.100 di stupefacenti. Cresciuto numericamente il personale, ora a quota 240 dipendenti nei tre uffici territoriali, nei tre locali e nelle dieci sezioni che operano in porti, aeroporti e centri urbani.

«Il futuro dell'Agenzia ci riserva una riorganizzazione importante soprattutto a livello territoriale», spiega il direttore territoriale D’Urso. «Da questo punto di vista questi ultimi tre anni, che poi sono i primi tre anni della direzione Sardegna, sono stati fondamentali per strutturare e consolidare la nostra posizione sul territorio, fatta di presidio, ma anche di servizio all'economia regionale e nazionale. L'economia della Sardegna nel 2022 quando l'agenzia ha deciso di istituire questa direzione autonoma veniva, come tutta l'Italia, da un momento di grande crisi, ma in realtà la crisi della Sardegna era già precedente perché i tassi di sviluppo erano deboli già prima del periodo pandemico. Dal punto di vista doganale noi abbiamo visto diminuire le importazioni, questo sì, però contestualmente possiamo dire che la Sardegna ha intercettato negli ultimi tempi delle nuove linee di traffico. Dal punto di vista doganale abbiamo aumentato i controlli da 14.000 a oltre 40.000 in questi tre anni».

«La Sardegna è diventata un laboratorio di sperimentazione e innovazione», ha detto il dg Alesse. «Per esempio, l'Ufficio di Cagliari ha assunto un ruolo centrale nell'introduzione di strumenti tecnologici avanzati, applicati al controllo delle accise sulle filiere energetiche. Grazie a laboratori chimici altamente specializzati e all'adozione del sistema informatizzato Infoil, è stato possibile ottimizzare i flussi logistici e l'attività regolatoria del comparto».

(Unioneonline)

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