Ci sarà anche Vittorio Sgarbi, oggi alle 18,30, all'Auditorium Lilliu di Nuoro, all'inaugurazione dell'evento mostra "Giuseppe Carta - Orti di Grazia", aperta al pubblico fino al 27 ottobre al Museo del Costume.

Il critico d'arte, che firmerà anche il testo del catalogo, illustrerà al pubblico la nuova proposta targata Isre.

Un'iniziativa di grandissimo valore artistico: una nuova sede espositiva per Carta, le cui opere, oltre 180 tra dipinti e sculture, saranno in parte inglobate dalla collezione permanente del villaggio museale dell'Etnografico, in parte allestite in tre sale, dedicate alla sola pittura dell'artista di Banari.

L'esposizione intende raccontare il percorso artistico dell'autore dei famosi peperoncini e la sua evoluzione perpetua, dove la scultura entra nella pittura e, viceversa, la pittura si fa scultura.

Accompagnerà i visitatori un coinvolgente percorso scenografico e teatrale per la regia di Alberto Bartalini.

"Sono felicissimo di questo evento - spiega l'artista Giuseppe Carta - Le mie Germinazioni sono una rappresentazione esuberante della vita stessa, un inno alla natura, una denuncia allo sfruttamento incontrollato del pianeta Terra. Ho deciso di dedicare le Germinazioni a Grazia Deledda per rendere un duplice omaggio: a una grandissima artista, unico Premio Nobel femminile per la Letteratura in Italia, e alla Terra che l'ha generata".

Autoritratto (foto Facebook)
Autoritratto (foto Facebook)
Autoritratto (foto Facebook)

Pittore e scultore italiano riconosciuto a livello internazionale, Giuseppe Carta crea, con l'antica tecnica della fusione a cera persa, sculture in bronzo, alluminio e resina policroma a Pietrasanta, luogo emblematico della scultura a livello mondiale. Il candido marmo di Carrara, altro elemento importante della produzione di Carta, regala alle sue sculture quelle trasparenze e quelle velature che tanto richiamano le sue nature morte dipinte dal realismo assoluto, quasi esasperato, che per tanti anni, fin dal 1993, hanno contraddistinto la partecipazione di Carta all'Arte Fiera di Bologna.

Nel 2009 è invitato alla 53esima Biennale di Venezia, dove espone una complessa installazione scultorea intitolata "La rinascita della foresta dopo l'incendio", che propone poi nel 2011 a Euroflora Genova.

Nel 2012 l'invito del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli lo porta a realizzare una gigantesca melagrana alta oltre 9 metri. I suoi giganti scultorei conquistano l'Italia ma anche la Cina dove nel 2015 su invito del Consolato Generale d'Italia a Chongqing realizza "Capsica Red Light", una grande installazione bronzea di 5 peperoncini rossi.

L'artista (foto Luigi Salsini)
L'artista (foto Luigi Salsini)
L'artista (foto Luigi Salsini)

Nello stesso anno è all'EXPO Milano 2015 nel padiglione Kip Onu e nel padiglione Cina, dove nella popolata città di Chongqing è installato un peperoncino alto oltre 7,50 metri.

Nel 2016 presso il quartier generale milanese di Eataly, il tempio dell'eccellenza italiana in fatto di cibo e produzione enogastronomica creato dal genio di Oscar Farinetti, è promossa la mostra "Giuseppe Carta. Germinazioni. I diari della terra".

La mostra è stata poi allestita nelle sedi di Eataly a Torino, Bologna e Roma.

Nel 2017 a Pietrasanta, in Toscana, viene inaugurato il grande evento "Giuseppe Carta. Orti della Germinazione" con oltre 120 opere esposte tra dipinti e sculture, tra cui "The Red Giant", un gigantesco peperoncino rosso lungo 18 metri che sembra nascere dalla terra.

The Red Giant, insieme ad altri 20 splendidi peperoncini rossi, diventa poi l'imponente scenografia del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli. La collaborazione con Bocelli continua a Roma con il charity event "Celebrity Fight Night" con l'esposizione al Colosseo dell'imponente Melagrana, già simbolo del Teatro del Silenzio 2012 e dell'Andrea Bocelli Humanitarian Award, premio conferito a celebrità quali Sophia Loren, la principessa Rania di Giordania, George Clooney, Sharon Stone, Nicolas Cage, Lionel Richie.

Un altro grande peperoncino è esposto ad Alba, in Piemonte, nelle reali cantine vitivinicole di Fontanafredda, patria del famosissimo Barolo, dove dal 6 giugno 2018 domina un gigantesco grappolo d'uva voluto da Oscar Farinetti e creato da Carta quale Monumento al Nebbiolo.

Dallo scorso anno The Red Giant, il peperoncino lungo 18 metri esposto prima a Pietrasanta e poi al Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, trova quale luogo ideale di esposizione "Fico Eataly World" di Bologna, la fabbrica italiana del cibo più importante del mondo.

L.P.
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