L'omaggio è a una pagina illustre della medicina sarda, a 30 anni esatti dal primo trapianto di cellule staminali ematopoietiche (CSE), avvenuto nella Clinica Aresu dell’Università degli Studi di Cagliari, su un giovane paziente affetto da leucemia mieloide cronica, poi guarito completamente.

Un successo della medicina locale e una tappa fondamentale della ricerca scientifica del settore, a cui hanno partecipato da protagonisti i professori Ugo Carcassi e Licinio Contu, collaborando attivamente con i Premi Nobel per la Medicina E.D. Thomas e J. Dausset, e inserendo così la Sardegna al centro del panorama scientifico internazionale.

In concomitanza con quel primo trapianto l'Isola si doterà di un Centro Trapianti di Midollo Osseo, con relativo Registro dei donatori - primo in Italia - e della prima Associazione italiana (ADMO), con lo scopo di reperire donatori di cellule staminali per i pazienti che nel 70 % dei casi non avrebbero trovato un donatore familiare.

Un fiore all'occhiello per l'Isola, che ancora oggi vanta a livello nazionale il maggior numero di iscritti al Registro Donatori in proporzione alla popolazione residente.

Il congresso del 28 e 29 settembre organizzato dall'Universitò di Cagliari vuole omaggiare la ricorrenza e fare il punto sulla ricerca scientifica di settore, con il convegno “Donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche. 30 anni di storia in Sardegna” presieduto dai professori Giorgio La Nasa e Carlo Carcassi, alla presenza del rettore dell'ateneo Maria Del Zompo e dell'Assessore alla Sanità regionale Luigi Arru.

(Redazione Online/b.m.)
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